Alzati gli occhi vide davanti a sé una luce abbagliante, mentre la voce continuava a chiamarlo. In mezzo a tale luce riuscì a scorgere una Donna di bellezza splendente, vestita di bianco, che poggiava i piedi su una pietra del torrente, ed era circondata da creature celesti, che gli disse:
"Antonio, Antonio, alzati, non temere, io sono Maria. Va' dal tuo confessore e dì a lui che annunzi, in chiesa, al popolo, un digiuno di tre sabati, e faccia tre processioni in onore di Dio e della Madre sua. Tu poi confessati e cibati del Sacramento istituito dal Figlio mio ed il quarto sabato ritorna in questo luogo, perché ho ancora da parlarti". |
"Non temere, non muoverti, perché non potranno vederti".
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Reggeva la diocesi monsignore Bartolomeo Zabrera, vicario del cardinale savonese Spinola, ed era podestà il genovese Baldassarre Doria. Le prime impressioni furono che si tentasse di creare subbugli in nome della fede, contro la tirannia genovese. Antonio Botta fu convocato in città per essere interrogato e, mentre arrivava, sulla cattedrale e sul castello apparvero tre fiammelle.
L'8 aprile 1536, dopo un po' che stava raccolto in preghiera nel luogo della prima apparizione, Antonio rivide la Madonna, che gli disse:
"Tu andrai dai savonesi, i quali per chiarirsi delle cose che io avevo detto nell'altra mia visita a te, mandaron a chiamarti, e dirai loro che essi ancora annunzino al popolo che digiuni similmente tre sabati e facciano fare per tre giorni la processione a tutti i religiosi ed a tutte le confraternite, ed a questi sia raccomandata la disciplina, massimamente nel venerdì Santo; perché se non fossero quelle poche orazioni e buone opere che si fanno dalle confraternite e da altri servi di Dio, sarebbe il mondo più tribolato che ora non è: dicano poi a tutto il popolo che si emendi dalle iniquità, lasciando i vizi ed i peccati, perché il mio Figlio è molto adirato contro il mondo per le grandi enormità che in quello al presente regnano e se questo non faranno, breve sarà la loro vita". |
"Misericordia, o Figlio, non Giustizia". |
Molti pellegrini accorsero sul luogo dell'apparizione e le acque del ruscelletto si rivelarono miracolose; due uomini ciechi di Cantù e una signora storpia di Alassio furono toccati dalla grazia. Sul "Rivo della Madonna" (che, col passare del tempo, prese il nome di "Rivolo") fu edificato prima un oratorio, e quindi un tempio con vicino un ospizio per pellegrini. Inoltre, per agevolare i pellegrinaggi, fu fatta la strada Savona-Santuario (nel 1568), sul cui itinerario vi sono nove cappellette votive, edificate per volontà del patrizio Franco Corsotti, in ricordo delle grazie ricevute. Maria fu ancora vista da un padre cappuccino in località Poggio il 18 marzo del 1580, in atteggiamento di benedire la processione giunta nella piazza sottostante, e li fu eretta prima una croce e, nel 1680, una cappella, "La Crocetta", con affreschi di Bartolomeo Guidobono. Fra i tanti famosi pellegrini ricordiamo: Papa Pio VII Filippo I di Spagna, Emanuele Filiberto di Savoia, l'Imperatrice Maria d'Austria, Papa Pio IX, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II.
La Madonna di Misericordia diviene nel 1537 Patrona della città di Savona. Da allora, ogni anno, il 18 marzo, in occasione dell’ anniversario dell'apparizione, il Vescovo guida la processione fino alla Basilica seguito dalle Confraternite dell'intera Diocesi e dai numerosi devoti.
tratto da http://www.mariadinazareth.it/apparizione%20san%20bernardo.htm
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